Ipertensione

L’ipertensione arteriosa (PA) è una patologia caratterizzata da un aumento della pressione sanguigna con valori oltre la norma . ed è uno dei fattori di rischio per l’insorgenza della malattia cardiovascolare aterosclerotica (es: ictus, infarto del miocardio, scompenso cardiaco, malattie arteriose periferiche, etc.) e di insufficienza renale.

  • I sintomi che in genere si manifestano sono: mal di testa, tendenzialamente nella zona occipitale specie al mattino;
  • stordimento e vertigini ;
  • acufeni nelle orecchie 
  • vista offuscata;
  • perdite improvvise di sangue dal naso 

 

L’obesità ed il grasso viscerale sono le cause principali dell’innalzamento dei parametri pressori di riferimento.

Le ricette consigliate

L’obesità ed il grasso viscerale sono le cause principali dell’innalzamento dei parametri pressori di riferimento.

 

IL sodio NEMICO DELL’IPERTENSIONE

Ci sono correlazioni dell’aumento pressione arteriosa con i livelli di assunzioni di sale in particolare del sodio. In genere si consiglia di non superare i 5 mg si sale al giorno. Uno dei primi consigli è quello di diminuire il consumo di questo elemento. MA ATTENZIONE, non pensiamo al quantitativo di sodi prensente anche in alimenti che mai immagineremmo. Ad esempio:

  • tutti i prodotti da forno (cracker, grissini, crostini) anche quelli con riferimento sulla confezione “senza sale”. Purtroppo il sale non è solo addizinato sulla superficie del prodotto, ma ne troviamo in quantità abbondanti anche e soprattutto nell’impasto
  • pane, pizza (basta una pizzaper raggiungere la quantità limite di sodio giornaliera)
  • cereali da colazione
  • patatine
  • affettati
  • formaggi
  • biscotti

 

Dal punto di vista alimentare per ridurre il consumo di sale è utile utilizzare le spezie ed aromi. Per insaporire i nostri cibi. Oltre a diminuire questo oligonutrienti, le spezie e gli aromi sono dei particolari nutraceutici con proprietà altamente benefiche. Tra le più efficaci contro l’ipertensione ricordiamo: aglio, cipolla, rauwolfia, betulla, biancospino, cardiaca, ginkgo biloba, mirtillo, orthosiphon, vischio, vite rossa, olivo, pervinca, uncaria, mughetto, ligustico, carcadè (ibisco), evodia e achillea iraniana.

 

LE ACQUE POVERE DI SODIO SONO INDISPENSABILI NELL’IPERTENSIONE.

È vero, esistono acqua che naturalmente hanno un basso contenuto di sodio e quindi anche un basso residuo fisso. Ciò che però non è chiaro è che il quantitativo di sodio di 2 grammi al giorno (dose massima giornaliera) verrebbe raggiunto con un’acqua ad alto contenuto di sodio, bevendone 40 litri al giorno. Pertanto, non dobbiamo far troppo riferimento al quantitativo di questo minerale nei liquidi, ma, come detto in precedenza, dalla nostra alimentazione.

 

Anche nelle verdure troviamo il sodio, ma se utilizziamo verdure anche ricche in potassio (spinaci e carciofi ad esempio), abbiamo un’inibizione dell’assorbimento del sodio intestinale e riduce i valori pressori.

 

Inoltre diventa fondamentale ridurre l’apporto di acidi grassi saturi e colesterolo. Aumentare i Sali di potassi e di calcio e il consumo di fibra preferendo metodi di cottura semplici come la cottura a vapore, microonde, griglia o piastra, pentola a pressione, anziché che la frittura, la cottura in padella o i bolliti di carne.

Non dimentichiamoci che anche uno stile di vita attivo è un fattore preventivo: 30 minuti di camminata 3-5 volte alla settimane sta alla base della piramide comportamentale dell’iperteso!