Ipercolesterolemia

Il colesterolo è una grasso presente fiosiologicamente nel nostro sangue. Questa sostanza è prodotta per la maggior parte dall’organismo stesso, ma una piccola percentuale viene assimilata con l’alimentazione di tutti i giorni. Il colesterolo è presente nel sangue in diverse forme, i due tipi principali sono il colesterolo HDL ( comunemente “ colesterolo buono ”) e il colesterolo LDL ( comunemente “ colesterolo cattivo ”). L’eccesso di colesterolo totale nel sangue (ipercolesterolemia), in particolare di LDL, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari .

Purtroppo l’ipercolesterolemia è una malattia subdola, in quanto non dà sintomi. L’unico modo per diagnosticarla è il semplice prelievo ematochimico.

Una buona alimentazione è il primo fattore preventivo per l’abbassamento del colesterolo cattivo e un innalzamento del colesterolo buono.

Le linee guida di un’alimentazione mediterranea, sono alla base della prevenzione della malattia cardiovascolare. In particolare, è fortemente consigliato un apporto di fibra (25-30 g /die). La fibra contiene delle sostanze che ad esempi i fitati che “catturano” il colesterolo e lo trattengono per tutto il tratto gastro-intestinale, evitandone l’assorbimento a livello di intestino. Oltre a ciò un’alimentazione ricca di omega 3 permette di alzare i livelli di colesterolo HDL facendo da fattore preventivo rispetto alla patologia cardiovascolare.

Le ricette consigliate

PRIMO PIATTO INTEGRALE + LEGUMI UN MUST DELL’ALIMENTAZIONE DELL’IPERCOLESTEROLEMIA.

L’abbinamento del primo piatto a base di cereali integrali e i legumi costituisce un piatto unico fondamentale per l’alimentazione di chi soffre di ipercolesterolemia. Ricco di fibre, privo di colesterolo e ad alto valore biologico, è un ottimo abbinamento da consumare almeno 3 volte alla settimana. Esempi?

Riso e lenticchie, pasta integrale e piselli, una bella zuppa con mix di cereali e legumi, una bella pasta e fagioli. Ricette semplici, ma che danno un ottimo senso di sazietà con poche chilocalorie.

Anche l’avena è un alimento base per questa patologia. Avendo una quantità abbondante di fibra solubile ha un effetto ipolipidemizzante

 

INTEGRAZIONE:

  • Alimentazione, attività fisica e integratori a base di riso rosso fermentato, sono l’abbinamento perfetto per avere dei risultati ottimi sui livelli di ipercolesterolemia.
  • Dagli studi dell’università FEDERICO II di Napoli il proverbio: “ una mela al giorno toglie il medico di torno” trova il suo riscontro scientifico. La mela annurca (tipico frutto che cresce nella zona campana) grazie al suo altro contenuto di procianidine, ma anche di fibra, sembrerebbe aumentare i livelli di colesterolo buono e, consumandone 2 al giorno per 4 settimana normalizzerebbe i livelli di lipidi plasmatici.
  • Non dimentichiamo anche l’importanza degli omega 3, specialmente presenti nei pesci cosiddetti grassi, noci, soia e semi di lino che portano beneficio anche essi nell’aumento dei valori di HDL. Si ricorda che il condimento da prediligere è l’olio extravergine di oliva meglio se consumato crudo, in quanto mantiene le sue prestigiose qualità organolettiche.
  • Dottoressa il mio medico di base mi ha detto che le uova non le posso mangiare perché alzano il colesterolo.

Sbagliato! Fino a due uova alla settimana anche per chi soffre di ipercolesterolemia, si possono mangiare. Non tutti sanno che il tuorlo contiene la lecitina che aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo.

  • Mi han detto che con il colesterolo alto i formaggi non li posso mangiare.

Non è del tutto corretto. I formaggi specialmente quelli freschi posso essere consumati 2-3 volte alla settimana. In particolare i formaggi di capra in particolare il caprino fresco è il formaggi che contiene meno colesterolo.

Se assunto nella quantità corrette (un vino a pasto) il vino può essere consumato. Il vino, specialmente quello rosso, contiene i polifenoli che sono antiossidanti con peculiarità di protezione nei confronti della patologia cardiovascolare. Attenzione però a non abusarne, in quanto, oltre ad avere molte chilocalorie (circa 90 per 100g), se si assume in quantità abbondanti, fa aumentare il valore dei trigliceridi nel sangue

La carne sia bianca che rossa contiene una quota alta di grassi saturi. I grassi saturi portano all’aumento dei valori di colesterolo cattivo. in ogni caso se consuma una volta per settimana, non crea particolari scompensi a livello di ipercolesterolemia. Lo stesso concetto va applicato agli affettati. Se consumati sgrassati fino a due volte alla settimana possono essere consumati. Da moderare l’utilizzo invece di insaccati come SALAME, COPPA, PANCETTA, LARDO che vanno consumati una tantum.