Intolleranza al lattosio

Il lattosio è uno zucchero presente naturalmente nel latte e nei latticini. Geneticamente le lattasi, enzima che il corpo umano utilizza per digerire il lattosio, con l’invecchiamento , l’essere umano lo perde totalmente, altri parzialmente, diventandone così intolleranti.

Generalmente l’intolleranza al lattosio si manifesta con:

  • gonfiore addominale
  • flatulenza
  • nausea
  • diarrea

Questi sintomi si manifestano in maniera più o meno severa in base al grado di intolleranza. Il test che diagnostica l’intolleranza al lattosio è il BREATH TEST che viene fatto in strutture sanitarie accreditate.

A differenza dell’intolleranza al glutine, l’intolleranza al lattosio potrebbe caratterizzare solo un periodo della propria vita, specialmente se fosse un periodo in cui il soggetto è sottoposto a forte stress che va ad incidere sul microbiota intestinale oppure se in remissione da forti gastroenteriti.

Per questo è fondamentale che il soggetto capisca quale tolleranza abbia al lattosio, sicuramente nelle prime fasi è importante toglierlo per poi provare a reintrodurlo e percepirne la tollerabilità introducendolo il corpo “allena” le lattasi a riformarsi e quindi diventare piano piano sempre meno sensibili a questo zucchero.

  • Ridurre la quantità di lattosio ingerita fino alla scomparsa dei sintomi, per definire la dose massima tollerata.
  • Distribuire nell’arco della giornata piccole quantità di alimenti contenenti lattosio per meglio tollerarli.
  • In commercio esistono preparazioni contenenti l’enzima lattasi e possono essere addizionate al latte.
  • Latte e latticini ad eccezione della yogurt, kefir e yogurt greco (vedi sotto)
  • Burro e margarina
  • Pane al latte
  • Cioccolato al latte
  • Dolci che contengono latte e burro

L’industria alimentare oggi giorno ci propone alimenti delattosati, ma anche la natura ce li offre. Ad esempio alcuni formaggi, come la fontina, alcuni taleggi, lo zola e la feta sono a basso contenuto di lattosio. Anche lo yogurt, specialmente greco , il kefir essendo ad alta fermentazione sono alimenti molto adatti agli intolleranti al lattosio.  

Si ricorda che i formaggio stagionati sopra i 40 mesi sono a bassissimo contenuto di lattosio, quindi, se tollerati possono essere introdotti nell’alimentazione degli intolleranti al lattosio. Anche il formaggi di capra e i prodotti da esso derivati, possono essere consumati, perché sono naturalmente a basso contenuto id lattosio. Inoltre ha un rapporto tra FOSFORO E CALCIO favorevole all’assorbimento intestinale del calcio, ottimo quindi per la salute delle ossa specialmente per le donne in menopausa, gravidanza e allattamento.  Il latte e i latticini conservano delle proprietà benefiche per l’organismo in particolare ha un buon apporti di  calcio, zinco, fosforo, selenio, vitamina A e B12 ma anche proteine di alto valore biologico. E’ per questo motivo che è importante non rinunciare alle giuste dosi giornaliere anche per chi ne risulta intollerante, facendo uso degli analaghi prodotti, ma delattosati. A tavola anche senza lattosio si può stare, ecco qualche spunto di ricette gustose.